Ogni passo sulla sabbia nasconde qualcosa: Punta Braccetto e le sue curiose dune
Scopri le dune di Punta Braccetto: tra sabbia e storia, natura protetta, villaggi preistorici e torri anti-pirateria nel Ragusa costiero.

Le dune di Punta Braccetto: segreti tra sabbia e storia
Nel cuore della costa ragusana, tra Marina di Ragusa e Scoglitti, emergono le suggestive dune di Punta Braccetto, custodi di una storia millenaria. Anticamente approdo naturale per i naviganti del Mediterraneo, questo promontorio noto come Braccio della Colombara accoglie ancora oggi chi cerca paesaggi incantati e un legame con il passato.
La passeggiata tra questi 156 ettari di arena retrodunale, riparati dal vento, rivela un ecosistema prezioso: pini, cipressi, lecci, mirto e quei rari bulbosi come la Leopoldia gussonei, in fiore tra marzo e aprile, protetti da convenzioni comunitarie.
Natura, archeologia e biodiversità
A pochi metri dalla battigia, le dune si ergono come onde pietrificate: custodiscono resti di villaggi preistorici, fattorie greche e testimonianze dell’antica Kamarina, emerse nel 1907 durante gli scavi avviati da Paolo Orsi. Nei fondali, antiche anfore e un elmo corinzio, oggi in mostra al Museo Archeologico Ibleo di Ragusa, raccontano di naufragi e rotte commerciali greco-romane.
Tra la vegetazione, nidifica la tartaruga marina Caretta caretta, un segno della vitalità del luogo, e la leopoldia, con i suoi fiori gialli, incanta ogni primavera. Il torrente Mistretta, che delimita Punta Braccetto, ha segnato confini e civiltà fin dalla notte dei tempi.