L'Osservatorio sul turismo fotografa il panorama ragusano: dati e prospettive

L'Osservatorio sul turismo fotografa la situazione turistica di Ragusa, con dati di presenze, provenienze dei turisti, e strategie in corso.

A cura di Redazione
05 gennaio 2024 12:18
L'Osservatorio sul turismo fotografa il panorama ragusano: dati e prospettive
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Il sindaco Peppe Cassì ha dichiarato che durante la riunione dell’Osservatorio sul turismo tenutasi giovedì, si è fatta una fotografia della situazione turistica a Ragusa, basandosi sui dati relativi alle strutture ricettive, alle promozioni turistiche, agli eventi e all’attività di promo-commercializzazione.

In base ai dati forniti da Turistat, a Ragusa risultano 878 strutture ricettive per un totale di 13.993 posti letto, un terzo della capienza complessiva dell’intera provincia. Questa capacità ricettiva supera anche quella di Comuni prettamente turistici come Noto, Cefalù e Agrigento, e si avvicina solo a quella di Siracusa.

Tuttavia, questa elevata capacità ricettiva aumenta la concorrenza interna, rendendo più difficile mantenere un’alta percentuale di occupazione dei posti letto al di fuori della stagione estiva o di eventi particolari. Il 13% dei posti letto si trova a Marina, il 3% a Ibla e il restante sparsi sul territorio ragusano.

I principali gruppi di turisti che hanno visitato Ragusa nel 2023 sono stati principalmente italiani, seguiti dai francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi e altre nazionalità minori, con una parte consistente di coppie, famiglie e gruppi.

Nonostante la chiusura del Club Med, il flusso turistico è rimasto in linea con la stagione precedente e con i livelli pre-pandemia, grazie all’insieme di questi flussi. Tuttavia, il sindaco sottolinea che è necessario lavorare insieme, sia pubblico che privato, per comprendere cosa attrae i flussi turistici e implementare politiche di prezzo, marketing ed eventi per rimanere competitivi.

Infine, il sindaco sottolinea l’importanza di fare sistema tra quartieri, città, e imprenditori, evitando campanilismi tra comuni vicini o addirittura tra le diverse zone di Ragusa, in modo da presentare un’immagine unitaria e accogliente ai turisti.

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