Donazione sorprendente di 36 camici | Un gesto che cambia il volto della salute locale!
Un gesto di solidarietà! L'Avis di Vittoria dona 36 camici al SIMT di Ragusa, rafforzando il legame per la salute e la vita. ❤️🩺
La generosità dell’Avis di Vittoria: donati 36 camici al personale del SIMT di Ragusa
In un importante gesto di solidarietà, l’Avis di Vittoria ha recentemente donato 36 camici al personale del Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, un’iniziativa che sottolinea la sinergia tra il mondo del volontariato e il servizio sanitario.
Il presidente dell’Avis comunale di Vittoria, Raffaele Giunta, ha dichiarato: “Un gesto simbolico ma significativo che rappresenta il nostro impegno comune nella promozione della salute e nella tutela della vita.” Queste parole evidenziano l’importanza della collaborazione tra le organizzazioni e i professionisti sanitari nel garantire un livello di assistenza sempre più adeguato e rispettoso delle necessità dei pazienti.
Il dottor Francesco Bennardello, direttore del SIMT, ha espresso la sua gratitudine verso i volontari dell’Avis: “Il vostro gesto rappresenta non solo un supporto concreto, ma anche un importante riconoscimento del nostro impegno quotidiano nella cura dei pazienti e nella gestione dei donatori.” Questo apprezzamento sottolinea come la donazione di camici sia non solo un aiuto materiale, ma un segno di riconoscimento e vicinanza tra le diverse realtà che operano nel campo della salute pubblica.
In un momento storico in cui il dialogo e la cooperazione tra le istituzioni e il volontariato sono più vitali che mai, l’Avis di Vittoria ha ribadito la sua disponibilità a collaborare per ulteriori iniziative congiunte. La donazione dei camici rappresenta infatti un passo importante verso una sempre maggiore integrazione tra le risorse del volontariato e le necessità del sistema sanitario, per un servizio che possa rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze della comunità.
Questo gesto, pur nella sua semplicità, rispecchia un impegno collettivo verso il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale sanitario e, di riflesso, della qualità dell’assistenza fornita ai pazienti. Davvero un esempio da seguire per altre realtà anche oltre i confini della provincia di Ragusa.