Il mistero barocco che resiste da tre secoli nel cuore di Ragusa
Nel cuore di Ragusa Ibla, la Chiesa di San Filippo Neri custodisce arte, fede e un’antica cripta nascosta sotto il pavimento.
Nel cuore di Ragusa Ibla, tra vicoli che profumano di storia e scalinate di pietra che conducono a scorci mozzafiato, sorge una chiesa che non ama apparire ma che, da oltre tre secoli, custodisce un fascino unico. È la Chiesa di San Filippo Neri, una delle più antiche della città e un autentico scrigno d’arte barocca sopravvissuto ai terremoti, ai secoli e alle mode del tempo. Dietro la sua facciata sobria si cela una storia di rinascita e devozione, legata a un ordine religioso che ha plasmato l’anima culturale di Ragusa.
Una rinascita dopo la distruzione
La Chiesa di San Filippo Neri fu costruita all’inizio del XVIII secolo, dopo il devastante terremoto del 1693 che cancellò gran parte della Sicilia sud-orientale. Gli Oratoriani, devoti al santo napoletano conosciuto per il suo spirito caritatevole e la sua ironia, vollero ricostruire il loro luogo di culto sulle rovine di una cappella più antica, simbolo di una comunità che non si arrendeva.
L’edificio si distingue per l’equilibrio delle proporzioni e per una facciata semplice, decorata da lesene, cornici e un portale scolpito con gusto barocco sobrio, tipico della prima ricostruzione post-sismica. All’interno, una sola navata con cappelle laterali custodisce tele e decorazioni che riflettono la sensibilità spirituale del tempo: l’arte qui non è ostentazione, ma preghiera in forma visiva.
Un cuore d’arte e devozione
L’interno della chiesa sorprende per la purezza delle linee e per la luce calda che filtra dalle finestre superiori. Tra le opere più preziose spicca un dipinto raffigurante San Filippo Neri in estasi, attribuito a scuola siciliana del Settecento, e un altare maggiore in marmi policromi, decorato con motivi floreali e angeli in stucco. La chiesa, per secoli, è stata anche un punto di riferimento educativo e spirituale: gli Oratoriani fondarono qui scuole e confraternite, contribuendo alla diffusione della cultura e della musica sacra nella Ragusa barocca.
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