Polizia di Ragusa arresta quattro stranieri per sequestro e torture di migranti appena arrivati in Italia
Quattro cittadini bangladesi arrestati per sequestro e torture di migranti in Italia. Un caso di violenza inaudita che scuote la comunità . 🚨💔🌍
Ragusa: Quattro Bangladeshi Arrestati per Sequestro di Persona e Tortura ai Danni di Migranti
Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile della Questura di Ragusa ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro cittadini bangladeshi. Gli accusati, identificati come H. N. (classe 2000), A. O. (classe 1991), A. R. (classe 1982) e B. S. (classe 1992), sono ritenuti gravemente indiziati dei reati di sequestro di persona aggravato e tortura.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno rivelato un episodio di inaudita violenza avvenuto nel mese di settembre nel comune di Vittoria. Le vittime, due migranti bangladeshi recentemente arrivati in Italia, sarebbero state attirate con l’inganno dai loro connazionali, promessole opportunità di lavoro che si sono rivelate essere una trappola.
Un Pianificato Incubo
I due giovani, appena sbarcati in Italia grazie a un regolare decreto flussi, sono stati condotti in un’abitazione rurale della campagna vittoriese, che si è trasformata nella loro prigione. Privati dei telefoni e costretti a subire violenze, sarebbero stati legati e picchiati con spranghe di ferro e tubi metallici. L’obiettivo dei loro aguzzini era chiaro: costringerli a contattare i familiari per ottenere soldi in cambio della loro liberazione.
La Violenza come Strumento di Estorsione
Il racconto degli eventi è agghiacciante: gli aggressori non si sono limitati a infliggere dolore fisico, ma hanno usato la forza persuasiva della violenza anche tramite minacce e intimidazioni, facendo ascoltare alle vittime le grida di dolore dei loro cari per aumentare la pressione e il terrore. La durata della tortura è stata di ventiquattro ore, durante le quali la brutalità dei reati è apparsa cristallina.
Un Modus Operandi Terrificante
Il modus operandi degli indagati ricorda in modo inquietante le pratiche usate dai trafficanti di esseri umani. Questo tipo di violenze, documentate in passato all’interno dei ghetti libici, hanno mostrato un piano ben studiato utilizzato per estorcere denaro alle famiglie dei migranti. In questo caso, però, lo scenario si è svolto in Italia, in un’abitazione scelta per garantire l’operato indisturbato degli aguzzini.
Ulteriori Sviluppi
L’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Catania è stata eseguita dalla Squadra Mobile, con tre dei quattro indagati già arrestati. Il quarto soggetto risulta attualmente irreperibile, lasciando aperta la questione di ulteriori possibili complici e sviluppi nelle indagini.
La questione dei migranti in Italia continua a mettere in luce la vulnerabilità di chi cerca opportunità in un nuovo paese, mettendo in evidenza l’urgenza di combattere non solo i traffici illeciti, ma anche la violenza che spesso ne deriva. La comunità di Ragusa si trova ora a riflettere su questi eventi tragici, in una società dove i diritti umani devono essere sempre garantiti, indipendentemente dalla nazionalità .
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