Non crederai ai panorami che ti aspettano a Ragusa, tra mandorli e tramonti su un lago mozzafiato che non conosci

Scopri il lago Santa Rosalia: unico bacino di Ragusa, sport d’acqua, picnic tra mandorli e panorami infiniti sui Monti Iblei.

A cura di Paolo Privitera
26 luglio 2025 15:00
Non crederai ai panorami che ti aspettano a Ragusa, tra mandorli e tramonti su un lago mozzafiato che non conosci - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Il cuore blu degli Iblei

Solo sette chilometri da Ragusa e il panorama cambia di colpo: una diga di 57 metri sul fiume Irminio ha creato il lago Santa Rosalia, 1,45 km² d’acqua che irrigano la piana e regalano uno specchio verde-blu lungo 3,9 km e profondo fino a 39 m. Attivo dal 1983, è l’unico lago della provincia e oggi attrae fotografi, pescatori e famiglie in cerca di fresco fra i mandorleti in fiore. Numerose specie migratorie – dal nibbio reale al gheppio – trovano qui cibo e riparo grazie alle rive frastagliate e ai boschi circostanti, trasformando l’invaso in un osservatorio ornitologico naturale. Chi arriva percorrendo la SS 194 parcheggia in pochi minuti sullo sperone roccioso che domina lo sbarramento, con vista sui Monti Iblei e, nelle giornate terse, sulla cupola di Ragusa Ibla. 

Wake, spinning, picnic: scegli la tua avventura

Grazie allo specchio d’acqua lungo e privo di traffico nautico, il lago sta diventando il playground preferito degli sportivi: scuole locali organizzano sessioni di wakeboard e kayak, mentre gli appassionati di spinning trovano anfratti ideali per lucci e persici reali. Nei weekend estivi, i prati dell’argine nord si trasformano in grandi aree picnic: l’ombra dei mandorli, i chioschi di prodotti tipici e l’agriturismo a km 0 permettono di passare dall’adrenalina della tavola alla pace di un pranzo sull’erba. Se cerchi idee extra-acqua, un sentiero ad anello collega il lago a Cava Gria, vallone calcarenitico perfetto per trekking leggeri e birdwatching all’alba. Nel raggio di 25 km, scuole e camp gestiscono anche uscite wake tra Marina di Ragusa e Santa Maria del Focallo, a conferma di una piccola “rivoluzione board-sport” che ha scelto gli Iblei come base operativa.

Curiosità: la fattoria sommersa sotto la tua tavola

Durante il riempimento dell’invaso, una masseria ottocentesca fu parzialmente allagata: oggi, quando il livello cala nei mesi più secchi, emergono i tetti in pietra delle vecchie stalle, visibili pagaiando vicino alla sponda ovest. Un vero “Atlantide iblea” che ricorda il passato agricolo dell’Irminio e attira fotografi subacquei a caccia di scatti d’effetto. È il simbolo di come l’opera idraulica abbia cambiato il paesaggio, creando però un’oasi ecologica e sportiva che ogni anno richiama migliaia di visitatori.

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