Borgo marinaro ragusano: la perla segreta che custodisce una leggenda millenaria

Donnalucata, il borgo marinaro di Ragusa, custodisce una leggenda araba e tradizioni vive tra mare, pesca e la celebre Sagra della Seppia.

01 ottobre 2025 18:00
Borgo marinaro ragusano: la perla segreta che custodisce una leggenda millenaria - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Tra le coste dorate del litorale ragusano si nasconde Donnalucata, un borgo marinaro che affonda le sue radici tra mito, storia e tradizione. Con le sue spiagge ampie, il porticciolo di pescatori e un’atmosfera senza tempo, questo luogo ha saputo conservare il fascino autentico della Sicilia antica, diventando un gioiello che ancora oggi stupisce chi vi arriva.

Un nome nato da un prodigio

Il nome Donnalucata affascina e incuriosisce: secondo la leggenda, deriva dall’arabo Ayn al-Awqat, che significa “fonte delle ore”. La tradizione racconta che proprio qui sgorgava una sorgente che miracolosamente produceva acqua solo in determinate ore del giorno. Con il passare dei secoli, la pronuncia si trasformò fino a diventare “Donnalucata”. Una spiegazione che mescola storia e mito, rendendo il borgo ancora più suggestivo.
Nei documenti medievali il villaggio era già citato come luogo strategico per il commercio e per la pesca, attività che ancora oggi definiscono l’anima di Donnalucata.

Un borgo sospeso tra mare e tradizione

Oggi Donnalucata è famosa per il suo lungomare pittoresco, le spiagge ampie e sabbiose e il piccolo porto peschereccio che anima la vita quotidiana. La mattina, al mercato del pesce, si possono incontrare pescatori che vendono il pescato fresco, un rito che richiama la vera essenza del borgo.
La sua chiesa madre, dedicata alla Madonna del Rosario, domina il centro abitato e custodisce antiche memorie religiose. Ma Donnalucata è anche un luogo di cinema: il borgo è diventato set di numerosi episodi della serie Il commissario Montalbano, che ha contribuito a far conoscere al grande pubblico l’atmosfera autentica di queste vie e di queste piazze.

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